La protezione del consumatore è stata rafforzata negli ultimi anni non solo in Italia ma soprattutto nella UE
Nel nostro paese in seguito all'introduzione delle direttive emanate dalla Comunità Europea nel 1973, anno in cui si approvò la 'Carta Europea di protezione dei Consumatori', si affermarono concetti importanti.
Furono ad esempio regolamentati i conetti di responsabilità delle aziende per i danni che provocavano per i prodotti esposti che risultavano essere difettosi, la pubblicità ingannevole, la tutela dei consumatori sulle indicazioni dei prezzi, le garanzie al consumo e anche della sicurezza dei prodotti.
Con il Trattato di Maastricht del 1993 si iniziò ad intravedere per la prima volta un titolo dedicato alla protezione dei consumatori. Le direttive emanate all'interno del Trattato erano principalmente le seguenti.
Il consumatore deve avere a disposizione informazioni chiare riguardo il contenuto del prodotto, fra le quali quelle sull'eventuale tossicità, la scadenza e il modo d'impiego.
Al consumatore è riconosciuta la possibilità di pretendere il risarcimento di danni derivanti da un prodotto non valido e veritiero in base alla pubblicità e alle informazioni fornitegli.
Il consumatore può essere rappresentato, ascoltato ed eventualmente assistito legalmente, mediante associazioni aventi come scopo la tutela appunto dei suoi diritti.
La Legge 142 del 1990 prevede, inoltre, il diritto delle associazioni dei cittadini ad avere accesso alle strutture e agli atti amministrativi, mentre con la successiva Legge 146/90 si stabilisce l'obbligo di ascoltare le organizzazioni dei consumatori e degli utenti durante le manifestazioni di protesta. Per ultimo con la Legge 287 del 10 Ottobre del 1990si offre alle associazioni dei consumatori la possibilità di denunciare alcune iniziative.
Infine nel 2000 il Parlamento Europeo ha sancito l'obbligo per i rivenditori alimentari di esporre sui prodotti un'etichetta che segnali la categoria qualitativa e l'origine del prodotto stesso.
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Le regole sugli acquisti: cosa fare quando si compra un prodotto
Tutti i diritti e i doveri del consumatore relativi all'acquisto di un prodotto: cosa fare in caso di dubbi
Alcuni diritti e doveri di commercianti e consumatori nella pratica risultano abbastanza controversi, ecco quindi un decalogo delle regole generali da considerare sugli acquisti secondo la normativa vigente.
- Il prezzo esposto è quello che fa fede sempre. Nel caso in cui per errore non è stato aggiornato e quello conteggiato alla cassa risulta superiore, il prezzo finale da considerare resta quello esposto.
La facoltà di ripensamento
Procedure e scadenze per far valere il proprio diritto di ripensamento e quindi formalizzare l'annullamento di un contratto
In generale non esiste nella nostra legislazione un diritto al ripensamento per annullare un contratto: esiste solo dove è previsto in senso generico e in tal caso si può tranquillamente recedere senza fornireulteriori spiegazioni.
Come effettuare una disdetta
Tutti i passaggi da effettuare e le cose da evitare tassativamente per far valere i propri diritti in termini di disdetta.
E' fondamentale prestare la massima attenzione quando effettuiamo una disdetta ed evitare di commettere gravi errori che renderebbero nulla tutta la procedura, ecco quindi alcune importanti regole generali.
- Dopo aver formalizzato la disdetta, evitare tassativamente di ritirare la merce, a volte infatti potrebbe essere spedita ugualmente per errore, respingendola al mittente e avvisando i familiari o chi si occupa della corrispondenza di non ritirarla per nessun motivo.
Come evitarle le truffe
Grazie alle nuove tecnologie la lotta a queste frodi sta portando risultati importanti, ma non bisogna abbassare la guardia e prestare sempre la massima attenzione
Una persona commette una truffa se, inducendo la vittima in errore con artifici o raggiri, procura, a sé o ad altri, un ingiusto profitto e un relativo danno altrui.
Il cuore essenziale di questa pratica quindi è l'inganno, con il quale la vittima viene indotta dal truffatore a compiere un atto oppure a subire una rinuncia che comporta una diminuzione del suo patrimonio e che non avrebbe compiuto senza la volontaria frode del truffatore.
Chi è il Consumatore, cosa dice la Legge
Vediamo come la giurisprudenza Italiana inquadra qiesto soggetto
Dal punto di vista giuridico il consumatore è "la persona fisica che agisce per obiettivi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta".
Questa è la definizione riportata all'articolo 3 del Codice del Consumo emanato il 29 luglio 2003, mentre il nuovo Codice riconosce la figura del consumatore anche come un utente di servizi pubblici.
La Tutela giuridica del Consumatore
Quali sono le condizioni che proteggono i nostri acquisti
Oramai è nota oggi la presenza di Leggi che tutelano i rapporti del consumatore con le categorie professionali", tali norme infatti ipotizzano una disuguaglianza decisa tra le parti che sono titolari di diritti e doveri diversi.
Al giorno d'oggi le leggi che tutelano ed aiutano il consumatore sono diverse. Esse sorgono mediante l'insieme di disposizioni dell'ordinamento italiano e comunitario proprio per intervenire a favore del cittadino che non sempre è tutelato.
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